L’ansia è come il fuoco: Può tenerci al sicuro e al caldo, o devastare completamente la nostra esistenza e le nostre vite. A volte può essere utile vivere momenti di preoccupazione. Per esempio, quando si cammina per una strada deserta di notte, l’ansia ci tiene in allerta e pronti a combattere o a prendere il volo in caso di situazioni pericolose.
Purtroppo delle volte tra gli adolescenti e non solo, l’ansia può diventare la norma e non una situazione eccezionale che accade raramente nell’arco di un anno. A volte il solo entrare in una classe, ritornare al lavoro o stare con un gruppo di persone che non conoscono può diventare una situazione difficile e di crisi. E, più sperimentano questi eventi spaventosi, più l’ansia diventa una condizione cronica, soprattutto tenderanno ad evitare di ritrovarsi in situazioni di questo genere. L’affiorare di questa problematica di per sé non consiste in un problema cronico, ovvero difficile da risolvere. Quello che conta è riuscire ad intervenire non appena affiorano sentimenti di ansia, paura e preoccupazione che inizia a condizionare in modo negativo la vita della persona colpita. È sempre meglio reagire in tempo e non quando le circostanze sono presenti già da tempo. Come sempre prevenire è molto meglio che dover curare dopo, con il rischio di dover investire molto più tempo e vista aumentata la fatica a ritornare a un maggiore benessere psico-fisico.
Ecco 4 cose utili da sapere sull’ansia nell’adolescenziale, come quella da adulti.
1. L’ansia ha dei chiari sintomi fisici associati a dei pensieri negativi
I pensieri negativi come: “Non piacerò a nessuno”, “Tutti penseranno che sono stupido” o “non so se riesco a farcela” iniziano ad invadere la mente e ad essere molto presente della persona colpita durante la giornata scolastica, lavorativa o addirittura quella privata. Questi pensieri sono poi seguiti da sintomi fisici come il mal di stomaco, la diarrea, o il tremore e la respirazione superficiale. Chi soffre di questa difficoltà avrà bisogno di imparare non solo a cambiare il loro pensiero ma anche a far fronte allo stress fisico (fare respiri lenti e profondi). Questo aiuterà la persona a sapere senza dubbio che possono gestire le sensazioni scomode invece di evitarle.
2. Affrontare l’ansia richiede abilità di problem solving
La vita è piena di incertezze e aree grigie. I genitori di bambini molto piccoli aiutano i propri figli a comprendere il problema e li accompagnano, nella migliore delle ipotesi, ad elaborare al meglio la situazione problematica. Dopo questa fase sempre di più la persona diventa indipendente e vorrà cavarsela da sola e dovrà imparare a vivere l’incertezza invece di evitarla, perché decidendo di non affrontare il problema peggiora solo le cose, dando più potere all’ansia.
3. La mente di alcune persone è più sensibile allo stress ambientale
La mente dell’adolescente è un’accozzaglia di cambiamenti chimici che possono far sembrare qualsiasi situazione come il tempo passato in una casa dei divertimenti. Questi cambiamenti ormonali rendono l’adolescenza un periodo particolarmente impegnativo per affrontare l’ansia. Dall’altra vi sono anche adulti che sono più sensibili di altri ai cambiamenti. Ognuno è fatto in modo diverso, l’importante è individuare questa peculiarità personale e imparare a mettere in atto meccanismi che possa far star bene la persona.
4. L’ansia è un circolo vizioso
Quando i giovani sono ansiosi, è facile che gli adulti intorno a loro diventino ansiosi come risposta. Ma più i genitori e gli insegnanti sono ansiosi, più possono diventare controllanti e inflessibili.
Come adulti, è importante gestire la nostra ansia intorno ai nostri figli in modo da poter gestire la situazione generale in modo molto più efficace.
Se voi o una persona cara state lottando contro l’ansia, un aiuto professionale può aiutare. Se sei interessato a esplorare in che modo posso aiutarti, contattami oggi stesso. Sarei felice di fare la tua conoscenza.